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La Buona scuola – Riforma dell’istruzione 2015

Il 9 luglio 2015 la Camera ha approvato “La buona scuola” (legge 13 luglio 2015 nr.107) la riforma dell’istruzione con 277 voti a favore e 173 contrari.

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La buona scuola: riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.

Il 9 luglio 2015 la Camera ha approvato “La buona scuola” (legge 13 luglio 2015 nr.107) la riforma dell’istruzione con 277 voti a favore e 173 contrari.

Alcune tra le novità contenute nel decreto legge sono mirate all’organizzazione: il piano formativo sarà ora definito dal dirigente scolastico, elaborato dal collegio dei docenti e approvato dal consiglio d’istituto. E’ stato aumentato il numero dei componenti del comitato scolastico: ai due rappresentanti dei genitori e ai tre dei docenti, si è aggiunto un membro esterno indicato dall’ufficio scolastico regionale. Puntualmente e con cadenza triennale, i dirigenti scolastici dovranno rendere conto del loro operato e saranno valutati da ispettori esterni sull’effettivo miglioramento del servizio offerto e sulle capacità di organizzazione e gestione finanziaria; a tal proposito viene istituito un fondo da 200 milioni di euro annui da utilizzare come bonus e incentivi per premiare i meriti del personale docente.

Quest’anno verranno assunti a tempo indeterminato oltre 100.000 insegnanti.

La loro formazione diventa strutturale e basata su priorità nazionali indicate dal ministero e dal 2016 verranno stanziati per questi fini 40 milioni di euro annui. Ogni docente avrà a disposizione 500 euro annui per l’acquisto di libri, materiali, corsi, hardware e software utili per il proprio aggiornamento professionale.

Cosa cambia nell’offerta formativa con l’approvazione della “Buona scuola”?

La riforma pone le sue fondamenta sul potenziamento linguistico, sulle competenze digitali, su logica e matematica e su uno stile di vita salutare per uniformare l’istruzione degli studenti italiani agli standard dei coetanei europei.

Riforma della scuola. la buona scuola, competenze linguistiche


Il mondo è sempre più globalizzato, quindi le competenze linguistiche diventano il fulcro della formazione scolastica. A partire da quest’anno scolastico l’attenzione sarà posta sul potenziamento delle lingue: su quella italiana ma soprattutto su quelle straniere adottando, è questa la novità, il sistema CLIL (content and language integrated learning), che prevede l’insegnamento di una materia non linguistica utilizzando la lingua inglese con modalità innovative. In questo modo lo studente diventa attore protagonista nella costruzione della propria conoscenza, l’obiettivo è l’apprendimento del contenuto, la conseguenza è una maggiore competenza comunicativa nella lingua studiata.

Per rispondere alle necessità dettate dalla società in cui viviamo, in continuo mutamento, a scuola verrà dato un grosso peso alle competenze digitali intese come pensiero computazionale e soprattutto consapevolezza nell’utilizzo corretto dei social media.

“La buona scuola” ancora, da’ spazio a logica e matematica oltre che alla storia dell’arte e alla musica, e proprio in quest’ottica si potrebbero creare partnership con enti pubblici e privati come musei e fondazioni per offrire un reale collegamento tra la scuola e la società.

Si punta poi a sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, mediante l’educazione interculturale e la valorizzazione della pace, del rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, la consapevolezza di avere diritti e doveri.

Sport, salute e corretta nutrizione sono altri punti fondamentali sostenuti dalla riforma oltre all’alternanza scuola-lavoro, cardine di unione tra gli studenti e il mondo del lavoro . Via libera quindi alle visite presso le aziende, in fabbrica e in ufficio con il coordinamento della scuola e la verifica delle competenze acquisite in aula. Anche I laboratori assumono un’importanza fondamentale per sopperire alla mancanza di competenze tecnico-pratiche, diventando vere e proprie palestre di innovazione mirate al futuro inserimento nel mondo del lavoro.

Diritto allo studio, trasparenza, edilizia scolastica e

Altri elementi chiave contenuti nel decreto legge: contrasto all’abbandono e alla dispersione scolastica, al bullismo, anche informatico e di ogni forma di discriminazione; potenziamento del diritto allo studio di studenti con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi personalizzati e con il supporto delle strutture socio-sanitarie del territorio. Sviluppo di comportamenti responsabili nel rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, del paesaggio e del patrimonio culturale.

In ambito di trasparenza informativa, nasce il Portale Unico destinato a raccogliere tutti i dati della scuola: bilanci, edilizia scolastica, anagrafe degli studenti, piani dell’offerta formativa, nonché i criteri di selezione dei docenti e gli incarichi a loro assegnati dai dirigenti.

Dal punto di vista dell’edilizia scolastica, verranno sbloccati 300 milioni di euro per la costruzione di scuole “green” e altamente innovative anche nella distribuzione degli spazi didattici e sono previsti nuovi investimenti nei mutui agevolati per costruzione e ristrutturazione di scuole. Seguiranno indagini a tappeto sui controsoffitti e i solai per garantire la sicurezza degli edifici.

Raddoppia il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche destinato all’acquisto dei materiali necessari nel quotidiano per i servizi amministrativi e la didattica

Per chi finanzia liberamente con erogazioni di denaro la scuola spetterà un credito d’imposta del 65%. E’ previsto un tetto per le donazioni di 100.000 euro e un fondo di perequazione pari al 10% dei finanziamenti totali.

corsi-cittadini-stranieri

Le scuole, coadiuvate dagli enti locali, potranno organizzare corsi di potenziamento e alfabetizzazione della lingua italiana per i cittadini o gli stranieri.

Questi in definitiva sono i punti cardine sui quali si basa la nuova riforma scolastica, dove la parola d’ordine è “aggiornamento”, inteso come continuità dell’offerta formativa, e contemporaneità della stessa, provando realmente ad uniformarsi agli standard della comunità europea.

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Altre Risorse sulla riforma “La Buona scuola”:

Infografica https://www.istruzione.it/comunicati/DDL_LaBuonaScuola_Senato.html

Pdf della legge in sintesi : https://labuonascuola.gov.it/documenti/LA_BUONA_SCUOLA_SINTESI_SCHEDE.pdf?v=0b45ec8

Portale dedicato : https://labuonascuola.gov.it/